
Un giorno di pioggia, in circostanze avverse, due folli menti creative si incontrano per caso.
L'immediata reazione a catena lavorativa le porta a collaborare su progetti di diversa entità, facendo nascere una forte intesa vincente e, soprattutto, la voglia di intraprendere un percorso indipendente insieme. Ed è così che Momo Made in Brain prende vita: per l'inventiva, le capacità e la volontà di due "capocce" toste, quelle di Ginger e Pummy.
Ginger T. Flam

Social Media Manager
Anche le sorprese, quelle belle.
Pummy

Graphic Designer
Luigi

Fotografo/Videomaker
Marika

Fumettista/Traduttrice
Fabio

Copywriter
Un copywriter dalla penna digitale instancabile e dai mille sinonimi preceduti da hashtag.
Una passione antica la sua, non solo per lo sport, ma per la cultura e la comunicazione a 360 gradi.
Sempre sul pezzo, studia ogni caso (pubblicitario e non) con la massima attenzione e la giusta ricerca linguistica e di stile.
La sua curiosità è il suo punto di forza, la sua cultura il suo vanto. Mai giocare a Scarabeo con Fabio: la sconfitta è assicurata!
Roberta

Account
Un posto unico dove si realizzano i sogni di grandi e piccoli.
Da sempre attiva nel campo della comunicazione e del cinema attraverso festival, eventi e manifestazioni di grande successo, il suo contributo a questa rete di "creativi" è fondamentale: sorriso splendente, ottimismo contagioso e, soprattutto, tante folli idee da condividere. Dalle grandi doti interpersonali, intrattiene ottimi rapporti in tutti gli ambiti.
Laura

Web Designer
Amante del bello in tutte le sue prospettive, da subito si dedica a quella che era ed è la sua passione: la comunicazione visiva.
Attenta ai dettagli, pignola al punto giusto, fissata con l'ordine (materiale e digitale) ma meno nerd di quel che si può pensare, Laura realizza le sue ricette grafiche adeguandosi ai diversi stili e alle richieste dei clienti più “pretenziosi”.
Ma lo fa senza mai perdere la calma e soprattutto il sorriso ottimista.
MOMO… la metà che mancava alla tua comunicazione
Secondo Platone l’uomo una volta era come una… pesca (“momo” in giapponese): gli bastava solo se stesso per essere felice, perfetto. Prima, a quei tempi, non c’erano distinzioni tra uomini e donne, c’erano soltanto questi individui perfetti e felici. Solo che un giorno Zeus, geloso della loro perfezione, li divise perfettamente a metà, così da renderli imperfetti.
Da quel giorno, l’uomo ha iniziato a cercare disperatamente la sua metà perché, senza di essa, si sentiva incompleto, infelice.
E per quanti tentativi facesse non riusciva mai a trovare quella sua parte mancante.